Le cantine ungheresi più importanti approdano in Italia, presso Palazzo Falconieri a Roma, per far conoscere la cultura e le tradizioni enogastronomiche del loro paese
Con grande successo si è tenuta recentemente la degustazione di vini e cibi ungheresi di eccellenza organizzata in un contesto esclusivo per un ristretto pubblico del settore con il supporto del Ministero dell’Agricoltura Ungherese nella sede del Collegium Hungaricum, presso Palazzo Falconieri a Roma. L’obiettivo dell’evento è stato il rilancio del business dell’ enogastronomia ungherese di qualità e dell’enoturismo in Ungheria.
Questo appuntamento fa parte di un calendario di iniziative per la promozione dell’enogastronomia e del turismo ungherese, ed è stato voluto dal Signor Zsolt Belánszky-Demkó, Capo della Rappresentanza presso la FAO e dalla Dott.ssa Loretta Tünde Kósa, Addetta per gli Affari Agricoli e Ambientali presso l’Ambasciata d’Ungheria.
Le cantine e le specialità gastronomiche ungheresi presenti all’evento
Durante la serata sono stati presentati i vini delle cantine ungheresi più famose provenienti da varie aree vinicole dell’Ungheria elencate di seguito:
- Tibor Gál da Eger,
- István Szepsy Jr. e László Babits da Tokaj,
- Tamás Dúzsi da Szekszárd,
- Valér Bock da Villány,
- István Pátzay da Badacsony e
- Dániel Konyári da Balatonlelle.
Insieme ai vini sono stati presentati alcuni prodotti alimentari tradizionali con il marchio del Parco Nazionale e specialitá a base di fegato d’oca e tartufo.
Oltre agli operatori del settore italiano di prodotti di alta qualità erano presenti numerosi buyer, commercianti e fornitori di vino, sommelier, giornalisti del settore enogastronomico, influencer, blogger e rappresentanti delle associazioni agricole. L’evento é stato organizzato dal Signor Zsolt Belánszky-Demkó, Capo della Rappresentanza presso la FAO e dalla dott.ssa Loretta Tünde Kósa Addetta per gli Affari Agricoli e Ambientali presso l’Ambasciata d’Ungheria. L’evento si é concluso con una grande affluenza, con piú di 100 ospiti, un successo che suggella i rapporti commerciali italo-ungheresi.



Curiosità sulla viticoltura e l’enologia dell’Ungheria
Il territorio ungherese è caratterizzato da una interessantissima variabilità di suoli, esposizioni, vitigni tipici. Il sistema di produzione della regione prevede una suddivizione in regioni vinicole e distretti.
Come funziona la geografia viticola ungherese?
In Ungheria ci sono 6 regioni vinicole e 22 distretti così suddivisi:
- Upper Pannon (Pannonia Settentiornale): Ci trovaimo a nord del Paese con 5500 ettari vitati sia bianchi che rossi. A Sopron l’uva rossa Kekfrancos è dominante, benché originariamente ci fossero più varietà bianche. A Pannonhalma invece la produzione è principalmente bianca e i vini sono di struttura. Troviamo altre varietà tipiche come l’Ezejo, tipico del Mor, e anche vitigni internazionali come Chardonnay e Pinot Grigio. In questa regione si trovano anche delle produzioni di spumante. Nello specifico nel distretto di Etyek.
- Etyek – Buda
- Mor
- Neszmely
- Pannonhalma
- Sopron
- Tokaj
- Tokaj
- Upper Hungary
- Bukk
- Eger
- Matra
- Danube (Danubio): Con i suoi 24 mila ettari è la regione viticola più estesa. E’ caratterizzata da suoli sabbiosi, tranne che nella regione di Hajòs dove troviamo i terreno loess. Il cliema è più caldo ed ha molte ore di sole al giorno. I vini in genere sono più freschi e di pronta beva.
- Csongrad
- Hajos – Baja
- Kunsag
- Pannon (Pannonia): In questa regione, che si trova al sud dell’Ungheria, troviamo 7800 ettari vitati. I vini prodotti hanno in genere una acidità limitata, ma godono di una grande ricchezza organolettica sia bianchi che rossi. La Cirfandli è l’uva bianca più diffusa, con la quale si producono vini sia secchi che dolci. Invece nel distretto di Szekszard si producono vini rossi di struttura e corpo con Kekfrandos, Kadarka e Bikaver. Tolna è la zona più fresca dove possiamo trovare vini più eleganti. Villany invece è il distretto dove si produce il vino più pregiato, specialmente rosso da lungo affinamento, spesso fatto con Cabernet Franc.
- Pecs
- Szekszard
- Tolna
- Villany
- Balaton: Ci sono oltre 9000 ettari vitati ed è la regione con il maggior numero di varietà di uva coltivate. Tra queste troviamo il Keknyelo, che non cresce in nessun’altro posto al mondo tranne che nel distretto di Badacsony. Nel monte Somlò invece viene coltivato il Juhfark. Data questa varierà di vitigni i vini che vengono prodotti qui hanno diversi profili organolettici, e possiamo trovare vini leggeri o corposi a seconda nei distretti e delle uve utilizzate.
- Badacsony
- Balatonboglar
- Balaton Highlands (alto Balaton)
- Balatonfured – Csopak
- Nagy – Somlò
- Zala
Sapete quanti suoli sono presenti in Ungheria?
Sono davvero tantissimi e questo grazie alla storia geologica di questo Paese: Rocce vulcaniche, Andesite, Basalto, Riolite, Tufo vulcanico, Tufo andesitico, Tufo Riolitico, Calcare, Argilla, Loess, Marna, Fango, Scisti cristallina, Arenaria, Arenaria rossa, Dolomite, Gneiss, Micascisto, Sabbia, Granito, Argilla rossa, Rendzina, Sabbia calcarea, Suolo forestale. Ognuno di questi conferisce delle caratteristiche peculiari al vino.
Quali sono i vini tipici dell’Ungheria?
L’Ungheria è una regione con una antica tradizione di produzione vitivinicola che ancora preserva nella suo patrimonio di varietà autoctone e nelle storiche cantine che si trovano in tutta la regione. Il suo clima è simile a quello di molte regioni italiane, il territorio è quindi adatto alla coltivazione della vite.
I vini caratteristici
- Il più intrigante è l’Aszù del Tokaji:
- L’aszù o Tokaji Aszù è uno dei vini dolci più particolari al mondo. Nel corso della produzione vengono aggiuntial vino base degli acini appassiti raccolti a mano uno ad uno che stimolano una nuova fermentazione. Alla fine si ottiene un vino dolce con colore e profumo molto intensi.
- I vini bianchi tipici:
- Aszù del Tokaji,
- Cirfandli, Cserszegi, Fuszeres, Ezejò,
- Furmint, Irsai, Oliver, Juhfark, Harslevelu, Keknyelu, Kiralyleanyka, Kovidinka, Leakyka, Olaszrizling, Rajnai rizling, Sargamuskotaly, Szamorodni, Szurkebarat (Pinot Grigio), Tramini e vari assemblaggi.
- I vini rossi tipici:
- Blauburgunder,
- Bikaver,
- Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon,
- Kadarka, Kekfrankos, Pinot Noir, Portugieser, Turan, Zweigelt, vari assemblaggi.
I numeri della cultura vitivinicola ungherese
- Oltre 1000 anni di cultura vitivinicola
- 32.000 produttori e almeno altrettante vere personalità
- 6 regioni vinicole e 22 distretti vinicoli
- 65 mila ettari di terreno coltivato a vigneto
- 270 milioni di litri di vino prodotti all’anno
- 70% varietà a bacca bianca
- 30% varietà a bacca rossa
Vi presentiamo una delle cantine presenti durante l’evento: Pátzay Borbirtok
Pátzay Borbirtok è un’azienda vinicola giovane e vivace immersa in un ambiente favoloso a Badacsony, ai piedi della montagna, proprio sul lago Balaton. I vini sono prodotti con tecnologie moderne basate sulla tradizione, per garantire che la mineralità dei nostri terreni vulcanici, tipici della Badacsony, venga restituita con eleganza.
Le varietà di uve che vengono coltivate dalla cantina sono:
- Pinot grigio,
- Riesling (soprattutto Welschriesling),
- Chardonnay,
- Pinot nero.
I vini presentati durante l’evento sono stati:
- Pátzay Prémium Chardonnay 2018
- Pátzay Prémium Pinot Noir Rosé 2021
- Pátzay Prémium Rajnai Rizling 2017
- Pátzay Rizling 2021
- Pátzay Tégladomb Szürkebarát 2020
Vini freschi, croccanti e fruttati che ricordano la calda estate sul lago Balaton e le rigide serata invernali.
L’estate con la maiuscola si sposa perfettamente con una storia d’amore al tramonto sulle rive del lago Balaton (o in qualsiasi altra parte del mondo) e con le grandi conversazioni. I nostri vini sono prodotti con grande cura, con la massima dedizione del nostro enologo Sándor Zsurki, per dare all’anima giovanile un vero piacere, un relax senza nuvole.