Vini dealcolati: il settore attende il via libera finale

vini dealcolati

Dopo mesi di stallo, il dossier sui vini dealcolati arriva alle fasi finali. UIV: “Ora servono i fatti”

Negli ultimi mesi il tema dei vini dealcolati è tornato al centro del dibattito politico e produttivo. Dopo quasi un anno di attesa dall’approvazione del decreto Masaf, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato alla Camera che il provvedimento attuativo è ormai alle battute finali.
Un passaggio atteso dal comparto vitivinicolo, che guarda ai vini a basso o nullo contenuto alcolico come a una nuova opportunità di mercato, ma che rischia di rimanere indietro rispetto ai competitor europei.

Di seguito, la posizione dell’Unione Italiana Vini attraverso le parole del suo segretario generale, Paolo Castelletti.

VINO, CASTELLETTI (UIV): BENE GIORGETTI SU DEALCOLATI. ORA EVITARE ULTERIORI ATTESE

“Apprezziamo l’intervento alla Camera del ministro Giorgetti; sappiamo che i dicasteri, a livello tecnico, si stanno confrontando e che sembrano giunti alle fasi conclusive del dossier dealcolati. Adesso, dalle parole si passi ai fatti, perché il decreto Masaf è stato approvato da quasi un anno, ma le imprese sono ancora ferme e i competitor hanno ormai un vantaggio di anni. Vorremmo che, una volta pubblicato questo decreto, le aziende del vino potessero iniziare a produrre già il giorno dopo, quindi chiediamo ai ministeri di lavorare già ai dettagli amministrativi, che serviranno agli operatori per fare le richieste di accesso alle licenze e alle autorizzazioni necessarie. Evitiamo di dover attendere un altro anno anche per questo, la burocrazia sta uccidendo il nostro settore”.

Lo ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, in merito a quanto detto oggi in un question time alla Camera il ministro dell’Economia, Giancarlo, Giorgetti. Il ministro, rispondendo a un’interrogazione di Forza Italia sui tempi chiusura del decreto dealcolati, ha annunciato che le interlocuzioni tecniche tra le amministrazioni coinvolte (ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura) sono arrivate all’epilogo, con lo schema di decreto giunto alle sue alle fasi conclusive.